BeeClimber (BC): “Ciao ragazzi! Innanzitutto grazie per questa intervista! Prima di sporcarci le dita di bianco, ci piacerebbe saperne di più su di voi! Partiamo dalle vostre origini: Black Flag Sasso…come mai questo nome?”
Black Flag Sasso (BFS): “Spesso i gruppi di arrampicatori si identificano nella palestra in cui si allenano, nella società per la quale gareggiano o nella sezione CAI della loro zona. Noi abbiamo scelto una forma di espressione diversa. Siamo pirati di terraferma, di quelli romantici. Girovaghiamo col vento in poppa, lavandoci nelle fontane, cavalcando l’onda della passione, faticando, sanguinando e gioendo per un unica bandiera, la nostra libertà. Il nostro rifugio è l’area boulder di Sassofortino a cui è legato anche il nostro nome”
BC: “Abbiamo letto sulla vostra pagina che siete antagonisti ai secret spot e che vi muovete per una maggiore divulgazione delle aree di boulder. A tal proposito, qual è la vostra idea di boulder in Italia e cosa pensate effettivamente che sia necessario fare nel nostro paese?”
BFS: “In Italia abbiamo tantissime aree boulder, con una varietà di roccia e di panorami da fare invidia al mondo intero. Al nord Italia questa disciplina è molto diffusa, e non è raro trovare famiglie che decidono di passare un weekend a giocare coi sassi. La Toscana, invece, non ha mai avuto una grande tradizione nel boulder, anzi, si può dire che questa tradizione non sia mai esistita, e che forse inizi a prendere una vera forma solo dagli ultimi anni.
Le potenzialità del sassismo in Toscana sono davvero enormi, basti pensare alla varietà di roccia che offre: dal granito dell’Isola d’Elba e dell’Isola del Giglio, alla roccia vulcanica del Monte Amiata e Sassofortino, al calcare di Huliveto Tanks e alle recenti aree di arenaria che stanno prendendo forma sull’Appennino tosco-emiliano. L’obiettivo principale è quello di valorizzare il nostro territorio, il sogno è di far avvicinare a questo sport e in questi luoghi più persone possibile, attraverso la diffusione e la condivisione di informazioni.
Un grosso problema è che in molte circostanze le aree boulder in Toscana, come nel resto d’Italia, si trovano su terreni privati e il motivo che porta a non renderle pubbliche è quasi sempre questo.
A Sassofortino da anni ci impegniamo per avere il consenso dei proprietari e della comunità locale a frequentare la zona, ma soprattutto per permettere anche ad altri arrampicatori di farlo.
Non è sempre possibile trovare l’approvazione, ma impegnandoci per riuscire a coinvolgere il paese che ci ospita, siamo riusciti a trovare un compromesso, e gli arrampicatori ora sono quasi sempre ben visti.
Tutto questo per dire che la divulgazione che portiamo avanti non è mai fatta con il para occhi”
BC: Adesso tocchiamo un punto importante: il “WoodBlock”. Abbiamo capito essere un evento ideato da voi, giunto alla sua quinta edizione, definita “una sagra del boulder”. Che cosa significano per voi questi 3 giorni di intenso boulder?
BFS: L’evento boulder di Sassofortino è per noi ogni anno il coronamento di un sogno. Vedere quel bosco pieno di persone provenienti da tutta Italia e non solo, di tutte le età, scalare felici su blocchi di ogni difficoltà, è per noi gioia pura.
Siamo partiti con la prima edizione in un tendone che poteva contenere 50 persone ed eravamo in 100. Di anno in anno sempre più arrampicatori sono stati felici di venire a godersi il weekend sui blocchi Maremmani di Sassofortino, scoprendone un luogo incantato e bellissimo per l’arrampicata e non solo. Tanti sono diventati amici veri ed anche questo è un bellissimo aspetto che compone quello che stiamo facendo.
Lo sviluppo di questa iniziativa lo dobbiamo principalmente alla comunità locale che ci ha aperto le porte dei loro preziosi boschi. Al comune di Roccastrada, alle associazioni del luogo che ci hanno in passato ospitato, a tutte le aziende che ogni anno decidono di aiutarci nella realizzazione, in primis Ferrino e Rock Slave che ci hanno appoggiato dalla prima edizione.
BC: Arriviamo alla domanda più calda di questa intervista: cosa dobbiamo aspettarci da questo WoodBlock, festa…o competizione?
BFS: L’evento nasce come una “Sagra del Boulder”, la competizione è quindi totalmente messa da parte. L’evento è rivolto a chiunque abbia voglia di partecipare. L’area è composta da più di 300 blocchi recensiti, centinaia di linee liberate con difficoltà adatte a chi si approccia per la prima volta a questa attività, ai principianti e anche agli esperti con gradi fino all’ 8a+, ma ancora progetti da liberare.
Le iscrizioni apriranno Venerdì 24 Maggio con 250 pacchi iscrizione disponibili fino ad esaurimento scorte. Il 25 sera ci sarà un grande antipasto a buffet offerto a tutti gli iscritti con prodotti tipici toscani, la cena adatta anche a vegetariani e una festa a base di tombola a premi, musica e birra. Infine la Domenica 26 in chiusura ci sarà una grande estrazione a premi e la premiazione con un set prese/volumi alle 3 palestre che porteranno più iscritti (qui di seguito il programma).
BC: Bene ragazzi grazie. Noi ci saremo sia in veste di sponsor che seduti sul crash pronti a partire …non vediamo l’ora di “rovinarci” le mani sui vostri blocchi!
PROGRAMMA DELL’EVENTO
Venerdì 24 maggio
dalle ore 9:30 apertura iscrizioni
arrampicata LIBERA
dalle ore 20:00 musica e birra
Sabato 25 maggio
dalle ore 9:30 apertura iscrizioni
arrampicata LIBERA
dalle ore 19:30: aperitivo e tombola a premi
dalle ore 20:30 cena
dalle ore 23:30 Musica live
Domenica 26 maggio
dalle ore 9:30 apertura iscrizioni
arrampicata LIBERA
dalle ore 18:00: estrazione a premi
Ore 19:00 chiusura Woodblock